sabato 4 maggio 2019

Oracle Java 8 (JDK) su Linux Ubuntu 19 e 20: installazione manuale

Solitamente la strada più veloce per installare java oracle su Ubuntu è tramite repository ppa. Dopo aver installato Ubuntu 19 ho avuto un problema con questo tipo di installazione, e ho dovuto quindi provvedere diversamente.
Innanzitutto scarichiamo Java Oracle dal seguente link. Se vi interessa java 8 provate direttamente questo link (sperando sia ancora questo).
Scaricate la versione adatta al vostro sistema operativo: visto che stiamo parlando di Ubuntu dovrebbe essere quella in figura:


Una volta scaricato, estraete la cartella nella home (o dove preferite). Per chi non lo sapesse, per tornare su di cartella dalla home, basta aprire la home e premere il tasto backspace. In ogni caso per poter creare cartelle e incollare file nelle cartelle di sistema, è necessario accedervi con i diritti di amministratore. Per farlo aprite un terminale e digitate:

sudo nautilus

A questo punto vi si aprirà la home ma coi diritti di admin. Da qui tornate su di cartella un paio di volte fino ad arrivare alla root. Dovreste vedere una cartella usr, e al suo interno una cartella local: entrate in lib e create una nuova cartella nominandola java. Tagliate e incollate qui dentro la cartella contenete java, che avete estratto precedentemente nella home (o dovunque l'abbiate estratta).
Ora bisogna settare le variabili d'ambiente in maniera permanete, in modo che java sia visibile ovunque nel sistema. Aprite la home e eseguite lo shorctut ctrl+h che serve a mostrare i file nascosti. Dovreste vedere un file che si chiama .bashrc: apritelo. Al suo interno dovrete esportare una nuova variabile d'ambiente JAVA_HOME, ed aggiungere alla variabile PATH il percorso alla cartella bin di java. Per farlo basterà aggiungere le seguenti righe:


Chiaramente sia java home che la parte aggiunta al path (dopo il separatore due punti) dovrà rispecchiare il percorso che voi avete scelto (attenzione ai nomi delle cartelle). A questo punto salvate il file e riavviate (probabilmente è sufficiente riavviare la sessione). Per verificare se l'installazione manuale è andata a buon fine digitate i seguenti comandi:

java -version
javac -version

Dovreste ottenere un output simile a questo:


Se avete questo output l'installazione manuale è andata a buon fine, ma non abbiamo ancora finito. La parte che segue potrebbe non essere necessaria. Per accertarsene provare ad usare l'applicativo (o l'ide) che usa java e se funziona siete a posto così.
È necessario creare due collegamenti a java e javac in /usr/bin per fare in modo che tutte le applicazioni possano utilizzare java nel sistema. Per farlo eseguite i seguenti comandi da terminale:

sudo update-alternatives --install /usr/bin/java java /usr/bin/java/jdk1.8.0_211/bin/java 0

sudo update-alternatives --install /usr/bin/java java /usr/bin/java/jdk1.8.0_211/bin/java 0

Lo zero alla fine indica che questa versione di java sarà quella predefinita nel sistema. In caso non vogliate sia così potete inserire un altro valore, ad esempio 1, oppure lanciare i seguenti comandi per scegliere la versione predefinita di java e javac:

sudo update-alternatives --config java

sudo update-alternatives --config javac

Se l'installazione è andata a buon fine ed è presente una sola versione di java sul sistema i due comandi precedenti avviseranno che non ci sono alternative da poter configurare. A questo punto java 8 è installato sul sistema. Questa guida vale per tutte le versioni di java.

Paint su Ubuntu: Kolourpaint

Una delle migliori alternative a paint su Ubuntu è sicuramente Kolourpaint. Ho provato anche GPaint e Pinta, ma Kolourpaint mi è sembrata la più somigliante a paint e soprattutto la più stabile. Pinta forse è più professionale (ammette anche i livelli), ma spesso va in crash. Per installare Kolourpaint basterà lanciare il seguente comando da terminale:

sudo apt-get install kolourpaint

ed il gioco è fatto.

Android Studio su Ubuntu

Per installare Android Studio bisogna recarsi a questo link e cliccare su download. Verrà scaricata automaticamente (Dio sia lodato) la versione adatta al proprio sistema operativo. Per Ubuntu si tratta di un file con estensione .tar.gz, ovvero un archivio. Estraiamolo utilizzando il gestore archivi (o il terminale se lo ritenete più comodo) nella home o in una cartella di vostra preferenza adibita ai programmi. Entrate nella cartella di Android Studio, poi in bin: troverete il file "studio.sh". Aprite un terminale in questa posizione e digitate:

./studio.sh


Partirà l'installazione di Android Studio. Una volta finita, partirà direttamente l'applicazione. La seccatura sta nel fatto che per avviarla dovrete fare sempre questo procedimento, se non che, da Android Studio stesso, è possibile creare una "Desktop Entry", che ci permetterà di avviare l'applicativo dal launcher di sistema. Per farlo basta avviare Android Studio e recarsi su Tools (o corrispondente nella lingua con cui avete installato Android Studio) e cliccare su "Create Desktop Entry...". A questo punto Android Studio sarà visibile tra le applicazioni, e una volta avviato potrete tranquillamente fissarlo nella dock (cliccando col destro e dando il comando per tenerlo nella dock, che varia nelle diverse versioni di ubuntu).

Gestione Audio 5.1 su Linux

Appena installato ubuntu sul mio pc desktop, mi sono reso conto che il mio impianto audio 5.1 riproduceva solo dalle due casse stereo (destra e sinistra). Nelle opzioni di sistema non si può selezionare il numero di canali dell'impianto. E' qui che è venuto in mio soccorso Alsamixer. E' un mixer che si lancia da terminale, basta appunto inserire il seguente comando che farà apparire la schermata sotto:

alsamixer


Da qui basta spostari con le freccette verso destra, fino ad incontrare l'opzione channel, e poi su e giù per cambiare il numero dei canali (6 per il 5.1):


A questo punto abbiamo finito, ctrl+c per uscire.

domenica 28 aprile 2019

GShutdown: timer spegnimento Linux

Nel momento in cui scrivo Ubuntu è arrivato alla sua 19sima edizione, molto bella e performante, e sempre più usabile anche da utenti non molto smaliziati.
Vi segnalo una simpatica applicazione che automatizza il lancio dei comandi per lo spegnimento automatico del pc, per chi come me lo usa come un media center; il programma in questione si chiama appunto GShutdown.
Per installarlo basta cercarlo sull'Ubuntu Software Center, o lanciare il seguente comando:

sudo apt-get install gshutdown

A me personalmente il comando di spegnimento non ha funzionato. Probabilmente il programma non ha rilevato correttamente la versione del sistema operativo. Quindi ho agito impostando manualmente il comando da lanciare per lo spegnimento. Per farlo, aprite il programma e andate su modifica e quindi cliccate su preferenze. Apparirà la seguente schermata:


Da qui bisogna cliccare sull'azione desiderata, ad esempio Spegni il computer. A questo punto bisogna inserire il comando voluto, come si vede di seguito:


Per me, su ubuntu 19, il comando per lo spegnimento è il seguente:

shutdown -h now