lunedì 12 maggio 2025

🧠 AI per la Didattica: la guida che ogni docente dovrebbe leggere (e usare) 🧠

Durante il corso di abilitazione all’insegnamento, tra lezioni, laboratori e tirocinio, mi sono spesso chiesto come rinnovare davvero la didattica. In classe, soprattutto durante l’osservazione dei colleghi tutor, ho visto quanto il tempo per preparare materiali efficaci sia sempre poco, quanta energia serva per personalizzare le attività per ogni studente, e come sia difficile rendere ogni lezione coinvolgente.

È proprio in questo contesto che ho scoperto, quasi per caso, una guida gratuita e straordinariamente utile:
📘 “AI per la Didattica – Strumenti, applicazioni e strategie per innovare la didattica con l’Intelligenza Artificiale”.

Una risorsa che mi ha colpito perché non è un manuale tecnico, ma un vero e proprio compagno di viaggio per insegnanti, pieno di esempi concreti, strategie pratiche e strumenti che si possono usare da subito, anche senza essere esperti di informatica.


🔍 Cos’ha di speciale questa guida?

Ciò che la rende davvero interessante è il suo approccio diretto e chiaro: non si limita a elencare software e piattaforme, ma mostra come usare davvero l’intelligenza artificiale in classe, con proposte operative, simulazioni ed esempi.

Alcuni strumenti che vengono analizzati:

  • ChatGPT (OpenAI): ideale per generare spiegazioni, quiz, rubriche di valutazione, tracce di temi, lettere ai genitori… ma anche per semplificare testi per studenti con DSA o BES.

  • Gemini AI (Google): perfetto per chi già lavora con Google Workspace, consente di creare lezioni, tradurre materiali CLIL, fare brainstorming per attività interdisciplinari.

  • Claude AI (Anthropic): ottimo per analizzare testi lunghi, generare riassunti e sintetizzare documenti complessi.

  • Perplexity AI: uno strumento che fa ricerca con fonti affidabili, citando tutto. Utile per far lavorare gli studenti in modo critico, simulando un laboratorio di ricerca.


🏫 E in classe? Ecco come potrebbe esserti utile…

✅ Per preparare una lezione
Immagina di dover introdurre la Rivoluzione Industriale a una seconda superiore. Con ChatGPT puoi generare un testo introduttivo semplificato, creare un quiz a risposta multipla e perfino proporre attività di cooperative learning con consegne differenziate.

✅ Per lavorare con alunni con bisogni educativi speciali
Hai uno studente con DSA che fatica a seguire i contenuti della lezione? Puoi usare uno strumento come Gemini o Claude per riformulare il testo in modo più semplice, oppure creare una mappa concettuale personalizzata con Notion AI o Chatmind.

✅ Per progettare verifiche e rubriche di valutazione
Con Microsoft Copilot puoi generare griglie di valutazione pronte, mentre con ChatGPT puoi creare verifiche personalizzate (es. domande aperte, esercizi guidati, questionari di autovalutazione) con diversi livelli di difficoltà.

✅ Per stimolare la creatività
Stai lavorando su un modulo interdisciplinare tra arte e tecnologia? Puoi usare DALL·E o MidJourney per far creare agli studenti immagini originali a partire da prompt testuali, oppure Ideogram AI per costruire una presentazione grafica originale su un argomento trattato.

✅ Per la scrittura di tesine o presentazioni
Un ragazzo deve preparare una presentazione per l’orale? ChatGPT può suggerire struttura, slide e scaletta; Notta.ai può trascrivere un’intervista registrata; Suno o ElevenLabs possono essere usati per creare una traccia audio o una narrazione vocale.

✅ Per risparmiare tempo nei compiti ripetitivi
La guida suggerisce come automatizzare la scrittura di comunicazioni alle famiglie, la correzione di testi o la generazione di moduli Google con AI come Microsoft Copilot, integrato in Word, Excel o PowerPoint.


🎯 Perché ne consiglio la lettura?

Perché è scritta per i docenti, con un linguaggio accessibile ma professionale, e soprattutto con uno sguardo pedagogico. L’autore non propone l’IA come una bacchetta magica, ma come un supporto per valorizzare il ruolo dell’insegnante, renderlo più efficace e restituirgli tempo e focus.

Nel mio caso, leggere questa guida durante il tirocinio mi ha fatto venire voglia di sperimentare, di rivedere l’approccio alla didattica, di provare nuovi strumenti – senza però perdere il centro della relazione educativa.


📎 Il manuale è rilasciato con licenza Creative Commons BY-NC-ND 4.0, quindi può essere condiviso liberamente, a patto che non venga modificato o usato a fini commerciali.

✍️ L’autore è Pasquale Viola, docente e formatore, attivo da anni nella divulgazione sulle tecnologie didattiche.


📥 Scarica qui il manuale completo in PDF:
👉 https://viopastry.gumroad.com/l/ai-per-la-didattica

📖 La guida è completamente gratuita, disponibile per tutti i docenti interessati a innovare la didattica.
☕ Se la troverai utile, potrai offrire simbolicamente un caffè all’autore come gesto di ringraziamento: un piccolo contributo per sostenere chi condivide valore in modo libero e accessibile.





mercoledì 26 febbraio 2025

🔐 Metodi alternativi per attivare Windows e Office 💻


Nel mondo dell’informatica, la gestione delle licenze di Windows e Microsoft Office è un aspetto fondamentale per amministratori di sistema, tecnici IT e utenti consapevoli. Attivare correttamente il software Microsoft non solo garantisce la piena funzionalità, ma permette anche di ricevere aggiornamenti di sicurezza, supporto ufficiale e compatibilità duratura.

Durante una recente attività di formazione, ho scoperto una guida open-source molto interessante, disponibile su GitHub, che propone diversi metodi di attivazione per ambienti legali ed educativi:
👉 Microsoft Activation Scripts su GitHub

Ma quali sono le opzioni legali e sicure per attivare Windows e Office? Vediamole insieme.


✅ Metodi Ufficiali di Attivazione

1. Licenze Retail e OEM

  • Retail: acquistabili singolarmente, trasferibili da un dispositivo all’altro.

  • OEM: preinstallate nei PC di marca, legate al primo hardware su cui vengono attivate.

Pro:

  • Supporto diretto Microsoft

  • Ricezione completa di aggiornamenti

  • Le Retail possono essere riutilizzate

Contro:

  • Prezzo elevato per le Retail

  • Le OEM non sono trasferibili


2. Licenze Volume: MAK e KMS

Pensate per aziende, scuole o enti pubblici, permettono l’attivazione multipla.

  • MAK (Multiple Activation Key): chiave con un numero limitato di attivazioni.

  • KMS (Key Management Service): server interno che attiva i dispositivi in rete per 180 giorni, rinnovabile.

Pro:

  • Perfette per infrastrutture aziendali

  • Controllo centralizzato delle attivazioni

Contro:

  • Non adatte ai privati

  • Richiedono configurazione tecnica


3. Licenze Digitali

Con Windows 10 e 11, Microsoft ha introdotto la licenza digitale, che collega l’attivazione all’account Microsoft dell’utente.

Pro:

  • Niente Product Key

  • Attivazione automatica dopo reinstallazioni

Contro:

  • Richiede account Microsoft

  • Non sempre trasferibile tra dispositivi


🛠️ Strumenti Open-Source: Cosa Dice GitHub?

Alcuni script disponibili su GitHub — come quelli del progetto Microsoft Activation Scripts — permettono di configurare un server KMS locale per attivare i prodotti Microsoft in contesti legali, ad esempio scolastici o aziendali, dove sono già state acquistate licenze volume.

⚠️ Importante: l’utilizzo di questi strumenti deve sempre rispettare i termini di licenza Microsoft. Usarli per scopi personali o senza le dovute licenze può costituire una violazione.


🔍 Come Controllare lo Stato di Attivazione

Per Windows:

  1. Apri il Prompt dei comandi come amministratore

  2. Digita:

    bash
    slmgr /xpr

    Se il messaggio dice "Il computer è attivato in modo permanente", sei a posto.


Per Office:

  1. Apri il Prompt dei comandi come amministratore

  2. Vai nella directory d’installazione, ad esempio:

    bash
    cd C:\Program Files\Microsoft Office\Office16
  3. Poi digita:

    bash
    cscript ospp.vbs /dstatus

    Otterrai informazioni dettagliate sulla tua attivazione.


🧩 Conclusioni

Attivare Windows e Office nel rispetto delle regole è fondamentale non solo per motivi legali, ma anche per garantire stabilità, aggiornamenti e sicurezza al tuo sistema. Le opzioni ufficiali restano le più affidabili, ma strumenti open-source come quelli proposti dalla community GitHub possono essere utili in contesti autorizzati, a patto che siano utilizzati correttamente.

📌 La guida disponibile su GitHub è gratuita. Puoi anche contribuire offrendo un caffè all'autore, se la trovi utile!

Hai dubbi, domande o vuoi condividere la tua esperienza? Scrivilo nei commenti!


martedì 7 gennaio 2025

Cifrare i dati sul Cloud su distribuzione Linux

Proteggi i tuoi dati nel cloud di Infomaniak con Cryptomator

Il cloud offre una comodità innegabile per archiviare e condividere file, ma la sicurezza dei dati rimane una preoccupazione fondamentale. Fortunatamente, su Linux, abbiamo strumenti potenti per cifrare i nostri dati prima che lascino il nostro computer, garantendo la massima privacy anche quando utilizziamo servizi cloud come Infomaniak.

In questo articolo, esploreremo come utilizzare Cryptomator, un software open-source di cifratura trasparente, per proteggere i tuoi dati sensibili nel cloud di Infomaniak.

Cos'è Cryptomator?

Cryptomator è un software gratuito e open-source che crea un disco virtuale cifrato all'interno del tuo cloud storage. Ogni file che aggiungi a questo disco virtuale viene cifrato individualmente prima di essere caricato su Infomaniak. Ciò significa che anche se qualcuno dovesse accedere al tuo account cloud, non sarebbe in grado di visualizzare o utilizzare i tuoi dati senza la password del vault Cryptomator.

Come utilizzare Cryptomator con Infomaniak:

  1. Installa Cryptomator: Cryptomator è disponibile per diverse distribuzioni Linux. Puoi scaricarlo dal sito ufficiale o utilizzare il gestore pacchetti della tua distribuzione.

  2. Crea un nuovo vault: Avvia Cryptomator e crea un nuovo vault. Scegli una posizione all'interno della tua cartella Infomaniak kDrive.

  3. Imposta una password robusta: Scegli una password complessa e unica per il tuo vault. Cryptomator utilizza algoritmi di cifratura avanzati, ma una password debole vanificherebbe qualsiasi protezione.

  4. Accedi al tuo vault: Una volta creato il vault, puoi accedervi come se fosse un normale disco rigido. Trascina i file e le cartelle che desideri proteggere all'interno del vault.

  5. Sincronizza con Infomaniak kDrive: Infomaniak kDrive sincronizzerà automaticamente il contenuto della cartella, caricando i file cifrati nel cloud.

Vantaggi di Cryptomator:

  • Cifratura lato client: i tuoi dati vengono cifrati sul tuo computer prima di essere caricati nel cloud, garantendo che solo tu possa accedervi.
  • Open-source e trasparente: il codice sorgente di Cryptomator è pubblico e verificabile, garantendo l'assenza di backdoor o vulnerabilità nascoste.
  • Facile da usare: Cryptomator offre un'interfaccia intuitiva che semplifica la cifratura dei dati, anche per gli utenti meno esperti.
  • Multipiattaforma: Cryptomator è disponibile per Linux, Windows, macOS, Android e iOS, consentendoti di accedere ai tuoi dati cifrati da qualsiasi dispositivo.

Consigli per la sicurezza:

  • Utilizza una password robusta e unica: evita di riutilizzare password di altri servizi.
  • Abilita l'autenticazione a due fattori su Infomaniak: aggiungi un ulteriore livello di sicurezza al tuo account cloud.
  • Mantieni Cryptomator aggiornato: le nuove versioni includono spesso miglioramenti di sicurezza e correzioni di bug.
  • Esegui il backup del tuo vault: conserva una copia di backup del tuo vault in un luogo sicuro, in caso di problemi con il tuo computer o il tuo account cloud.

Con Cryptomator e Infomaniak kDrive, puoi godere della comodità del cloud storage senza compromettere la sicurezza dei tuoi dati. Ricorda che la sicurezza informatica è un processo continuo e richiede attenzione e aggiornamento costante.

Link Infomaniak: https://www.infomaniak.com/it

Link Cryptomator: https://cryptomator.org/